Dialetti in guerra.
Voci di prigionieri italiani della prima guerra mondiale
a cura di Serenella Baggio
In due campi di prigionia austriaci della prima guerra mondiale furono fatte due sedute di registrazione per fonografare le voci di 12 soldati italiani di diversa provenienza regionale: a Mauthausen il 20.4.1918 e a Marchtrenk il 25.4.1918. Titolare dell’inchiesta era Karl Ettmayer, professore di Romanistica dell’Università di Vienna. Fu lui a scegliere e a preparare i prigionieri per la registrazione, chiedendo di raccontare delle novelline di sapore popolare nel loro dialetto.
Per la quasi totalità dei dialetti rappresentati si tratta della prima registrazione sonora, un documento, quindi, eccezionale rimasto pressoché dimenticato nelle teche del Phonogrammarchiv dell’Accademia delle Scienze di Vienna, fino alla pubblicazione su cd del 2019[1], a cura del Phonogrammarchiv e mia, e con la partecipazione di 12 dialettologi esperti di ognuno dei dialetti in oggetto.
Nell’edizione italiana, che ora esce per l’Accademia della Crusca, si sono volute rendere intellegibili parola per parola le registrazioni il cui sonoro è molto usurato e di difficile ascolto.
La voce della persona registrata è sincronizzata con diversi tipi di trascrizioni, alcune riportate nei verbali del 1918 (originali), le altre frutto del lavoro critico dei dialettologi della nostra équipe:
- Trascrizione fonetica originale di Ettmayer; com’era prassi, fu fatta non dalla registrazione, ma prima, ascoltando il prigioniero in una delle performances di prova. Questo spiega alcune differenze rispetto al sonoro.
- Trascrizione fonetica del sonoro, fatta nel 2019 dal dialettologo responsabile dell’edizione e dello studio del documento. Ogni dialettologo ha conservato alcune abitudini trascrittive legate alla tradizione regionale della disciplina o a differenze di scuola. Non si è voluto costringere all’uniformazione.
- Trascrizione non fonetica originale: in una lingua che varia dall’italiano regionale al dialetto scritto ortograficamente, questa trascrizione riportata nel verbale si basava su un testo scritto dal prigioniero durante la preparazione che precedeva la registrazione. Il testo veniva letto o recitato a memoria nel fonografo. Qualche differenza col sonoro si spiega con vuoti di memoria o confusioni nei pochi minuti della registrazione. Nei verbali questa trascrizione manca per le due registrazioni toscane, troppo vicine alla lingua per dover essere semplificate.
- Trascrizione non fonetica nuova. Ogni dialettologo ha trascritto il sonoro servendosi di un sistema di trascrizione semplificato, tendenzialmente quello RID[2], che si avvicina all’ortografia dell’italiano.
- Traduzione originale di Ettmayer. Il linguista di Vienna tradusse in tedesco le narrazioni orali che aveva raccolto.
- Traduzione nuova in inglese per l’edizione 2019.
Le trascrizioni nuove e la sincronizzazione col sonoro si attengono al metodo di Ettmayer di dividere il testo orale in brevi segmenti per favorire la comparazione sinottica.
Le tracce sonore sono 15 perché allo stesso prigioniero possono essere state richieste due registrazioni.
Le novelle sono 3 e le nomineremo [a], [b] e [c]. Sono stati registrati anche proverbi, numerali, filastrocche e testi di canzoni popolari recitati.
I 12 prigionieri registrati sono:
- Luigi Barbonaglia [err. Barbonallia], bracciante di Cozzo Lomellina, prov. Pavia, n. 1881, novella [b]. Ph 2955-2956. Saggio di M. Savini e A. Arrigoni.
- Francesco Piccardo, fuochista di Genova, n. 1884, novella [b]. Ph 2953. Saggio di L. Coveri.
- Carlo Barlucchi, giardiniere di Torri di Chiusdino, prov. Siena, 1894, novella [b]. Ph 2946. Saggio di S. Calamai.
- Guido Pardino, contadino e cestaio di San Rocco in Turrite di Pescaglia, prov. Lucca, n. 1886, novella [b]. Ph 2947. Saggio di S. Calamai.
- Rodolfo Cerabino, impiegato postale di Spinazzola, prov. Barletta-Andria-Trani, n. 1891, novella [a] e novella [c], numerali, proverbi. Ph 2949, Ph 2950. Saggio di G. Manzari.
- Salvatore Fucilla, tipografo e agente teatrale di San Marco Argentano, prov. Cosenza, n. 1890, novella [a], proverbi. Ph 2940. Saggio di M. Maddalon e J. B. Trumper.
- Gaspare Regina, contadino di Alcamo, prov. Trapani, n. 1898, novella [c], strofe di una canzone popolare. Ph 2948. Saggio di V. Matranga.
- Carlo Antonio Puleo, studente di Sciacca, prov. Agrigento, n. 1896, novella [a,] proverbi. Ph 2944-2945. Saggio di R. Sottile.
- Salvatore Martorano, studente di Pietraperzia, prov. Caltanissetta, n. 1894, novella [a], filastrocca, proverbi, strofe di canzone popolare. Ph 2943. Saggio di R. Sottile.
- Carlo Mulas, impiegato di Cagliari, n. 1885, novella [a], proverbi. Ph 2941. Saggio di D. Mereu.
- Antonio Follesa, borghese di Villaputzu, prov. Cagliari, n. 1884, novella [a] proverbi. Ph 2942. Saggio di A. Dettori.
- Salvatore Atzeni [err. Azzini], scalpellino-minatore di Arbus, prov. Cagliari, n. 1891, novella [b]. Ph 2954. Saggio di N. Puddu.
Per l’analisi critica fatta dai dialettologi dell’équipe rimando ai saggi contenuti nel libro. Nel libro, inoltre, si trova la trascrizione dei verbali originali e si danno informazioni biografiche sui prigionieri, per quanto è stato possibile raccoglierne, a tanti anni di distanza, da documenti d’archivio, da carte familiari e da testimoni orali.
[1] G. Lechleitner – Christian Liebl – Serenella Baggio (edds.), Sound Documents from the Phonogrammarchiv of the Austrian Academy of Sciences. The Complete Historical Collections 1899-1950. Series 17/6: Recordings from Prisoner-of-War Camps, World War I. Italian Recordings, Wien, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften (Audio CD; Data Disc). Per le registrazioni raccolte invece nei campi di prigionia germanici cfr. Ignazio Macchiarella - Emilio Tamburini, Le voci ritrovate. Canti e narrazioni di prigionieri italiani della Grande Guerra negli archivi sonori di Berlino, Udine, Nota (con 4 cd).
[2] Glauco Sanga, Sistema di trascrizione semplificato secondo la grafia italiana, «Rivista Italiana di Dialettologia», 1, pp. 167–176.